Geko Freshwater lures – Svezia 2020

Alle volte innamorarsi di un lago è facile, altre volte è inevitabile

Luglio 2020, sono in Svezia a fare da guida di pesca a fortunati e coraggiosi pescatori che sono riusciti a trovare un volo tra le mille cancellazioni da Coronavirus, o che hanno direttamente guidato 2.400Km per arrivare qui. La stagione di pesca è eccellente, con l’acqua stabilmente sopra i 20°C e il pesce attivo che risponde alla grande sia a mosca che a spinning.

Mi chiama Emanuele Turato, storico amico con cui ho girato la mia prima serie tv di pesca per SKY Pesca oramai cinque anni fa. Serve un video per il suo marchio nuovo, Geko, che finalmente parte alla conquista di dell’acqua dolce dopo aver invaso i mari con Seaspin.

Dopo una singola videochiamata mentre pescavo dal molo, sei minuti durante i quali ho preso due lucci stando al telefono, s’è convinto a raggiungermi in velocità.

Un giro di drone ha tolto gli ultimi dubbi e in meno di una settimana me lo sono trovato alla stazione del treno che m’aspettava per portarlo al lodge.

Ci siamo accordati rapidamente sul tipo di riprese da fare: una serie di attacchi violenti su tutto il catalogo di esche montati in rapida successione su una musica aggressiva, anche se io avrei preferito avere un suo commento a voce narrante su tutto il video. La sera stessa ero già con la telecamera in mano e giusto il tempo di infilarsi gli occhiali ed eravamo già in pesca.

Grazie all’amico Germano Bana, che gestisce il lodge Best Fishing Sweden e che ci ha messo la barca, iniziamo l’esplorazione dei tre laghi più vicini. In realtà è un unico sistema di laghi interconnessi con deliziosi fiumi frastagliati da cascate, ma la trasparenza e la profondità delle acque variano così tanto che è più facile considerarli come indipendenti.

Germano chiaramente irriconoscibile per via della bandana e per di più in controluce

Si comincia a pescare sottocasa e il Pro Q a galla fa esplodere l’acqua sotto il suo walk the dog irresistibile. Primo luccione agganciato, una metrata allegra e rilasciata di lì a poco, con il “buio” che avanza. Viroglettato perché in realtà non fa mai buio d’estate lassù in Jämtland e la cosa è bellissima.

Veramente un bel pescione, ma ormai l’ora è tarda e tocca rientrare, che la giornata di domani si preannuncia lunghissima.

Il sole spende e si decide di andare nel lago più a nord, unico lago di tutto l’altopiano a essere di origine meteorica, con tanto di apposito museo che raccoglie i frammenti rinvenuti del meteorite. L’acqua è cristallina, contrariamente al resto dei laghi che hanno un color torba costante.

Ciò ci permette di girare alcune scene in subacqueo per far vedere come si muovo bene le esche, ma poi decideremo che c’è un modo migliore e sicuramente più divertente per ottenere lo stesso risultato.

La giornata prosegue lieta tra una moltitudine di attacchi a galla che ci regalano momenti di pura gioia. Non vediamo altri pezzi da metro, ma tanti pesci tra i 40 e i 70cm che si lanciano con aggressività sulle esche.

Pescare così è divertentissimo e ci si permette pure di ridurre i diametri e usare attrezzatura più sensibile per godersi al massimo ferrata e recupero. Unica cosa veramente inaspettata è il fatto che più è piccola l’esca, più è grosso il pesce che la mangia, come una sorta di crudele contrappasso per le leggi dei lucciari di casa nostra.

Il già piccolo Bugino 55 diventa minuscolo in bocca a questo luccio

Viene poi il momento della sperimentazione: si tratta di attaccare l’esca al palo della telecamera con un paio di metri di filo d’acciaio e vedere se si riesce ad avere degli attacchi in diretta (in diretta per noi, perché abbiamo uno schermo in barca sul quale vediamo live la trasmissione della telecamera subacqua).

Inutile dire che è un successo assoluto, con tanto di urla di gioia e risate sguaiate per l’incredulità che il tutto abbia funzionato più volte.

Sono giornate bellissime, ma purtroppo poche e dopo solo tre giorni Emanuele deve rientrare in Italia, non prima di avermi lasciato un po’ di esche, però.

Io resto ancora.

Pubblicato da Andrea Crobu

Fotografo e videomaker per la pesca e l'outdoor

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